Buonanotte a tutti. (Video)

Brasile: 33 uomini violentano minorenne e pubblicano il video sul web.


Brasile: 33 uomini violentano minorenne e pubblicano il video sul web, sarebbe coinvolto anche un calciatore del Boavista.

Secondo le prime ricostruzioni, la giovane, dopo avere partecipato a una festa in una favela di Rio de Janeiro, è stata drogata e stuprata da un gruppo di persone che hanno filmato gli abusi per poi pubblicarli su internet. Quattro sospetti sono intanto stati identificati: tra loro, spiega la stampa locale, c'è il giocatore del Boavista "Luquinhas".

Alle forze dell’ordine, la ragazza ha raccontato di essere andata nella baraccopoli sabato scorso per partecipare a una festa. Dopo essersi recata in casa di Luquinhas, con cui – sostengono i media – manteneva una relazione da circa tre anni, la ragazza ha detto agli agenti di non aver ricordato più niente fino all’indomani, quando si è risvegliata, nuda e drogata, in un’altra casa, circondata da narcos armati che la osservavano ridendo e sbeffeggiandola.

In seguito alla denuncia della giovane la polizia ha emesso 33 mandati di cattura, compreso uno per il fidanzato della sedicenne. Secondo la stampa brasiliana, il giovane fidanzato sarebbe membro di una delle tante gang criminali di Rio de Janeiro e sospetto trafficante della favela Morro da Barao a Jacarepagua, nella zona ovest della città. All'origine delle violenze si ipotizza ci possa essere una vendetta proprio dell'ex.

Il suo caso ha provocato reazioni di shock e rabbia su internet, dove vari gruppi stanno organizzando manifestazioni di protesta “contro la cultura dello stupro”. La maggioranza dei commenti sono stati di appoggio alla vittima, che ha anche risposto ad alcuni e ringraziato. “A far male non è l’utero, ma l’anima, per il fatto di esistere persone crudeli che restano impunite”, ha scritto in uno dei post.

Fiorello & Luciana littizzetto - Buonasera dottore (Video divertentissimo)

"Farmaci equivalenti" conviene evitarli? Anche se sono meno costosi..


Anche se sono meno costosi degli originali I medicinali equivalenti non sono identici agli originali: possono avere, per esempio, una differente composizione in eccipienti o non essere formulati con identica tecnologia farmaceutica. Tuttavia sono prodotti considerati di pari valore (equivalenti, appunto) degli originator o bioequivalenti. Vale a dire che se somministrati alla stessa dose del farmaco originator, "non dovrebbero" comportare differenze significative in termini di efficacia e sicurezza.

Lettera scritta da anonimo:
"Al posto dei farmaci che prendevo di solito, un po' di tempo fa hanno cominciato a darmene altri, assicurandomi che erano «generici equivalenti» e costavano meno. Poi mi sono accorta che qualcosa non andava: i disturbi ricomparivano. Sono tornata ai «vecchi» farmaci e i disturbi sono spariti. Ho iniziato a farmi domande su questi «generici» e alla fine il mio medico ha ammesso: «Non sono sempre equivalenti agli originali, non tutte le case farmaceutiche li fanno come si deve, anche quando si tratta di prodotti salvavita». Servirebbero controlli seri ma, si sa, le farmaceutiche sono potenti... Che cosa devo pensare?"

Risponde
Silvio Garattini
Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche, Mario Negri, Milano:
"Da dove nascono, allora, i dubbi sugli equivalenti? Soprattutto da ragioni commerciali molto evidenti. Le industrie hanno un notevole interesse ad ostacolare il diffondersi degli equivalenti, perché per mantenere la competitività dei prodotti di marca le ditte devono diminuirne il prezzo e per di più vedono erose le loro vendite dalla concorrenza. Anche i medici spesso esprimono dubbi, perché quando prescrivono un farmaco di marca, magari, in qualche caso si possono aspettare un ringraziamento da parte dell’industria che lo produce, mentre il farmaco equivalente può essere prodotto da molte industrie farmaceutiche. È molto importante che i cittadini si rendano conto del fatto che i farmaci equivalenti fanno risparmiare soldi al Servizio sanitario (nel 2010 circa 600 milioni di euro), soldi che sono stati utilizzati per coprire in parte la spesa legata a farmaci molto costosi, come quelli utilizzati per i pazienti con tumore." Insomma nel dubbio se il nostro portafoglio lo permette conviene acquistare i farmaci originali.

“Oggi, un bimbo mi ha chiesto: “Ma il cuore sta sempre.. (Leggetela è bellissima)


“Oggi, un bimbo mi ha chiesto:
“Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?”
Io: “No, il cuore resta sempre nello stesso posto, a sinistra..” Ed intanto penso: “..poi, un giorno, crescerai. Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare davvero nessun luogo. Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferito. Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto. Altre volte, invece, fa cambio col cervello. Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani. E, il più delle volte, ti tornerà indietro un po’ ammaccato. Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. O, forse, sarà più bello ancora. Questo però, lo capirai solo dopo molto, molto tempo.Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore. Di averlo perso. E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante, nelle vecchie tasche di un cappotto malandato. Poi, ci sarà un altro giorno, un giorno un po’ diverso, un po’ speciale, un po’ importante.. quel giorno, capirai che non tutti hanno un cuore.” (Anonimo)

Una vecchietta di 85 anni entra in una farmacia e domanda al..


Una vecchietta di 85 anni entra in una farmacia e domanda al farmacista:
Giovino' tenite l'aspirina?
Si certo che l'abbiamo.
-E tenite pure o' voltaren
Abbiamo anche quello signora.
E tenít pure l'insulina per il diabete e gli antidepressivi?
Certo, ma ci vuole la ricetta!!
-E i sonniferi??
-E le gocce per la memoria?
-E i pannoloni per l'incontinenza?
Ma lei scherza signora? Certo che ci sono!
A questo punto il farmacista perde la pazienza e dice:
Signora, lei è entrata nella migliore farmacia, noi abbiamo tutto, ma proprio tutto! Adesso mi vuol dire che cosa le serve??
La vecchietta: Dotto' sabato prossimo mi sposo con Giggino che tène 95 ann' e vulèv sapè si putève fa cca' a list' e nozze!!

Incredibile ma vero: signora di 86 anni scrive una lettera al direttore della banca.. E che lettera!


Quella che stai per leggere è una lettera realmente scritta da una signora di 86 anni al direttore della sua banca. Una lettera talmente spettacolare da essere stata pubblicata sul New York Times.

"Egregio Signor Direttore,

Le scrivo per ringraziarla di aver bloccato il mio assegno con cui ho tentato di pagare il mio idraulico il mese scorso. Secondo i miei calcoli, dal momento in cui ha controllato se c’erano i fondi necessari fino all’arrivo di essi, erano passati appena 3 nanosecondi. Mi riferisco naturalmente all’accredito automatico mensile della mia pensione… un accredito che, lo ammetto, avviene puntualmente da “soli” 8 anni.
Le faccio inoltre i complimenti per quei 30 dollari scalati dal mio conto a titolo di sanzione per il disagio causato alla sua banca.
Le confesso che questo spiacevole incidente mi è servito per rivedere e cambiare il mio approccio al mondo finanziario. Io rispondo personalmente alle vostre lettere e alle vostre telefonate, al contrario, quando sono io a contattarvi, mi ritrovo sempre a che fare con un’entità impersonale fatta di lunghe attese e voci pre-registrate… questo è quello che ormai è diventata la sua banca!
D’ora in poi anche io, come lei, scelgo di rivolgermi soltanto ad una persona in carne e ossa.

D’ora in poi mutui e prestiti non verranno più pagati automaticamente, ma tramite assegno spedito alla vostra banca e indirizzato personalmente a un vostro dipendente da nominare.
Come lei saprà benissimo, è REATO ai sensi della legge aprire una busta intestata ad un’altra persona. Allego a questa lettera un modulo di contatto che un suo dipendente dovrà compilare per la ricezione dei miei assegni.

Mi dispiace che il modulo sia lungo ben 8 pagine, ma ho bisogno di sapere tanto sul suo dipendente quanto la sua banca vuole sapere di me, non c’è alternativa.
E’ pregato di notare che tutte le copie delle cartelle cliniche del suo dipendente devono essere controfirmate da un notaio, e dei dettagli riguardanti la sua situazione finanziaria (reddito, debiti, attività e passività) devono essere accompagnati da prove documentate.
A tempo debito, a mio piacimento, rilascerò al suo dipendente un codice PIN che lui/lei dovrà utilizzare prima di mettersi in contatto con me. Mi dispiace che il codice sia lungo 28 cifre, esattamente il numero di pressioni sui tasti del telefono che faccio per accedere al mio saldo del conto tramite il vostro servizio telefonico.
Come si suol dire, l’imitazione è la più sincera forma di adulazione!
Vorrei aggiungere qualche altro piccolo appunto. Quando mi chiama è pregato di premere i tasti come segue:

AD INIZIO CHIAMATA PREMA (*) PER SELEZIONARE LA LINGUA INGLESE.
#1 Per fissare un appuntamento.
#2 Per richiedere un mancato pagamento.
#3 Per trasferire la chiamata nel mio soggiorno, nel caso io sia lì.
#4 Per trasferire la chiamata nella mia camera da letto, nel caso stia dormendo.
#5 Per trasferire la chiamata nel mio bagno… nel caso sia impegnata nei miei bisogni fisiologici.
#6 Per trasferire la chiamata al mio cellulare, se non sono a casa.
#7 Per lasciare un messaggio sul mio computer, verrà richiesta una password per poter accedere al mio computer.
#8 Per tornare al menú principale.
#9 Per fare un reclamo.
A volte si troverà di fronte a delle lunghe attese, ma non si preoccupi! Una musica melodica le farà compagnia per tutta la durata.
Le faccio i miei più sinceri auguri per un felice, anche se spero meno prosperoso economicamente, anno nuovo.
Una sua umile Cliente
E si ricordi: mai complicare la vita ad una persona anziana. Innanzitutto non ci piace sentirci vecchi, quindi non ci vuole molto per farci incazzare."

Per una cara amica. "per vederti sorridere, non solo.."


Se potessi trovare una parola, un gesto, una canzone… una cosa qualsiasi per poterti sollevare l’anima, per cambiare le cose che non vanno, per vederti sorridere, non solo con la bocca ma anche con gli occhi, per vederti FELICE, totalmente, senza macchie senza preoccupazioni, senza quel piccolo dolore insistente nel cuore, sarei disposta anche ad andare in un posto lontano magari a prendere una pianta per estrarre una tisana che ne so? Invece non posso fare proprio niente, niente di niente, se non farti sentire che ti voglio bene e che se sei triste tu son triste anch’io nonostante le mie pagliacciate e la mia allegria apparente, che per fortuna maschera quel senso di impotenza che ho e che mi fa sentire così inutile quando le persone a cui voglio bene sono giù ed io non posso farci nulla! (F. Noviello)

Il bacio della mamma. (Leggetela è bellissima)


C'era un bambino che quando andava a scuola teneva sempre chiuso il pugno della mano sinistra. Quando era interrogato dalla maestra, si alzava e rispondeva tenendo il suo pugno chiuso; scriveva, con la destra, e conservava il pugno sinistro ben chiuso. Un giorno la maestra, anche per dare soddisfazione a tutti gli alunni, gli chiese il perché di questo atteggiamento. Il bambino non voleva rispondere, ma poi, dietro le insistenze della maestra e soprattutto per accontentare i compagni di scuola, decise di svelare il segreto. “Quando ogni mattina parto da casa per venire a scuola, mia madre, mi stampa sul palmo della mano sinistra un forte bacio e poi chiudendomi la mano, mi dice sorridendo: Bambino mio, tieni sempre ben chiuso qui nella tua mano il bacio di tua madre! Per questo tengo sempre il pugno chiuso: c'è il bacio della mia mamma dentro”.

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